CORONAVIRUS – Mascherine protettive, sì, no, forse.

La confusione regna sovrana anche su un argomento banale quanto una mascherina protettiva.
Colpa del celeberrimo “uno vale uno” il web trasuda di fesserie sul tema. Le persone sono disorientate e mettono in atto comportamenti stupidi e pericolosi.
È nato il movimento complottaro-noMask animato dal movimento complottaro-noVax…
Il problema è che esistono anche sparuti laureati in medicina che sostengono tesi complottare e a-scentifiche per le quali non avrebbero passato un esame.
In tutto ciò si vedono persone:

  • non usare la mascherina al chiuso;
  • guidare la macchina da soli con la mascherina;
  • utilizzare la mascherina all’aperto -ove non previsto dalla Norma regionale- mentre passeggiano da soli;
  • usarla con il naso di fuori;
  • usare maschere belle, griffate e pericolose.

Ricordo brevemente che:

  • la mascherina chirurgica protegge gli altri quindi se la usano tutti protegge tutti;
  • il virus viene trasportato e diffuso dalle persone quindi se non ci sono persone a distanza di due metri all’aperto non serve;
  • il naso (precisamente il rinofaringe) è il luogo dove va ricercato il virus quindi tenere il naso fuori dalla mascherina rende inefficace la protezione;
  • noi chirurghi operiamo per ore (e in condizione di stress) con la mascherina chirurgica per proteggere il campo operatorio da noi quindi non è pericoloso usarla;
  • la FFP2 o KN95 ha un elevato potere filtrante e quindi protegge anche noi;
  • la valvola non filtra quindi diffonde all’esterno il nostro espiro e i germi eventualmente presenti;
  • sono presidi medico-chirurgici con particolari caratteristiche costruttive che le rendono idonee all’impiego quindi usare una qualsiasi mascherina tipo costume da bagno o tessuto di una borsa può risultare inefficace per gli altri o pericoloso per chi la usa.

Quindi rifletterei sul fatto che:
– i cittadini che invitano ad operare contro una Norma evidentemente devono essere chiamati a rispondere di “istigazione a delinquere”.

L’eventualità di essere laureati in medicina comporta una aggravante e proporrei che vengano segnalati all’Ordine di appartenenza.
Dopo avere scontato adeguata pena, dovrebbero sostenere nuovamente l’esame di abilitazione alla professione che verterà sul tema specifico violato. Hai straparlato di vaccini? Sosterrai un esame su vaccini e immunità. Hai straparlato di mascherine? Sosterrai un esame su ossigenazione, ipercapnia, diffusione del virus, sistemi di filtraggio e tipologia di mascherine.
NON si può mettere in discussione l’obbligo di fermarsi al semaforo rosso solo perché non si è d’accordo.
Caro laureato in medicina, non sei d’accordo? Porta a confutazione la tua ricerca scientifica che ribalti le evidenze attuali, pubblicata su rivista scientifica indicizzata (non predatoria) che operi adeguato processo di peer review. Tutti ci adegueremo. Fino ad allora però segui i protocolli ufficiali e non diffondere i tuoi veleni complottari e a-scientifici.
I non-medici invece seguano le indicazioni della Scienza e si astengano dal lanciare o sostenere campagne noMask o noVax sui social.
Detestavo lo sport in tv ma adesso non vedo l’ora che riprenda… li teneva buoni.

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