Che la Sindrome del long Covid fosse la prossima sfida da affrontare ci era ben chiaro da mesi: molti pazienti sono arrivati nei nostri studi con sintomi come affaticamento, difficoltà respiratorie, forti dolori articolari e, in generale, una riduzione della qualità della vita.
C’è però una patologia post Covid in particolare che ha risvegliato la nostra attenzione: la miosite, un’infiammazione della muscolatura paravertebrale poco frequente ma molto invalidante che causa forti dolori alla schiena che durano nel tempo.
Una cosa quindi risulta lampante: molti pazienti hanno riscontrato un peggioramento della propria qualità della vita nonostante la guarigione dal virus. Oltre alla miosite molti hanno lamentato affaticamento, difficoltà respiratorie e forti dolori articolari, ma non solo; uno studio statunitense condotto su 640 persone affette da Covid in forma lieve ha rivelato che il 70% ha sofferto per oltre 2 mesi di cefalee, brividi, facile stancabilità e una netta difficoltà complessiva al ritorno della condizione fisica pre malattia.
Sono dati che fanno riflettere e che tracciano un quadro piuttosto chiaro di quella che è la battaglia che stiamo conducendo. L’ozonoterapia sta dando risultati incoraggianti grazie alla sua azione antinfiammatoria e antiossidante, ma i tempi di guarigione restano lunghi.
Per noi medici ormai è chiaro che gli strascichi del long Covid lasceranno una pesante eredità con cui dovremo fare inevitabilmente i conti.